Forno di Zoldo è la partenza del nostro trekking, ma prima di mettervi in cammino concedetevi un gelato, specialità esportata in tutto il mondo dai maestri gelatieri di questa valle.
Uscendo dall’abitato ci immergiamo subito in un ambiente poco antropizzato che ci conduce nella stupenda Val Pramper. Gli Spiz de Mezzodì e il torrente Prampèra ci scortano fino alla Malga Pramper dove è possibile pranzare e all’occorrenza anche pernottare.
Salendo verso il Rifugio Pramperet inizia ad aprirsi la vista sulle Dolomiti Bellunesi.
Mentre il Castello di Moschesin e la Cima Pramper si svelano di fronte a noi ricordiamoci di fare una sosta, e girarci per ammirare la maestosa figura del Pelmo che si staglia verso nord.
Da Forno di Zoldo si attraversa il torrente Maè seguendo le indicazioni per il Rifugio Sommariva al Pramperét e al secondo tornante si imbocca la rotabile della Val Prampér.
Proseguendo sulla strada, solo a tratti asfaltata, si supera a destra un piccolo bacino artificiale (1128 m) fino a giungere in Pian de Fòpa (1200 m).
Si continua per la strada con segnavia CAI n. 523 fino a Pian dei Palui (1480 m), quindi si prosegue sulla comoda carrareccia che arriva fino alla Malga Prampér (1540 m).
In alternativa alla strada, come segnato nella traccia GPX, è possibile percorrere il sentiero non numerato che si distacca dalla strada un chilometro circa dopo la partenza e sale a sinistra nel bosco fino a Pian dei Palui. Da qui si può proseguire per la carrareccia oppure continuare per sentiero (attenzione al possibile guado del torrente) fino a sbucare sul retro di Malga Prampér.
Il sentiero per il Rifugio è quello che dalla Malga procede direttamente per il segnavia CAI n. 523 che, dopo aver attraversato un’ampia zona ghiaiosa, risale con alcune svolte nel bosco ed esce nell’ampia conca erbosa di Pra’ de la Vedova e in pochi minuti al rifugio Pramperét.